FIRENZE – “L’Europa è leader a livello mondiale per il settore della costruzione di yacht. Per rafforzarne la leadership serve un intervento forte dell’Unione europea che, soprattutto in questa fase di crisi, preveda strumenti e programmi per sostenere i cambiamenti e le innovazioni necessarie a valorizzare l’intero ciclo di vita dei prodotti, favorendo l’aggregazione delle imprese, la mobilità delle competenze e la sostenibilità ambientale”. A sollecitare l’intervento dell’Ue è stato l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, intervenuto a Nantes all’incontro della Crpm, la conferenza delle Regioni periferiche marittime. L’assessore, in particolare, ha spiegato che sarebbero da prevedere misure europee “volte a valorizzare un complesso integrato di servizi, introdurre la sostenibilità portuale in ambito portuale, favorire la collaborazione fra cluster di imprese, auspicando, infine, anche forme di armonizzazione della fiscalità a livello europeo, in modo da fronteggiare ad armi pari ed in modo unitario la concorrenza che oggi si è spostata sul piano globale”. Lo sviluppo del settore della cantieristica e dell’economia del mare a livello europeo è stato al centro dell’incontro che ha sottolineato il ruolo delle Regioni per la definizione di azioni congiunte e, in particolare, l’importanza del gruppo di lavoro di cui anche la Toscana fa parte. “Grazie a questo lavoro – ha detto l’assessore – abbiamo potuto partecipare direttamente all’elaborazione della strategia europea Leadership 2020 a sostegno della cantieristica navale e dell’industria marittima adottata dalla Commissione europea portando, anche in occasione dell’ultimo consiglio competitività, tramite il vice presidente Tajani, la richiesta di un’azione congiunta fra Regioni, Stati membri, Unione europea per contrastare la crisi”. In questo contesto, che vede nonostante la crisi un peso importante dall’industria italiana – con un fatturato globale di 2,5 miliardi di euro rappresenta il 36% sul portafoglio ordini mondiale sopra i 30 metri – l’assessore ha delineato il peso della Toscana, leader a livello europeo per la produzione di yacht fra i 24 e i 90 metri. “Per favorire l’aggregazione e l’innovazione che sono essenziali per la competitività del settore – ha spiegato Simoncini – la Toscana ha dato vita nel 2011 a Penta, polo di innovazione per la nautica e le tecnologie del mare che lavora, in particolare, su innovazione di processo e di prodotto, design e qualità abitativa, impatto ambientale, aggregazione fra imprese della filiera, le infrastrutture portuali la gestione integrata degli impianti. Penta raggruppa 350 imprese che rappresentano il 50% del fatturato nazionale”. Rispetto al programma Leadership 2020, l’assessore ha ricordato l’impegno della Toscana al fianco delle altre regioni (Friuli Venesia Giulia, Liguria, Marche) nell’ambito del gruppo di lavoro europeo Industrie marittime per una crescita blu ed il positivo accordo fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti”. Fra le richieste che le Regioni pongono allEuropa, quella di un maggiore investimento sulla formazione, la possibilità di accesso ai finanziamenti anche per le pmi del settore, azioni ulteriori a favore dell’innovazione e della ricerca che passino dall’aiuto all’aggregazione fra imprese e all’internazionalizzazione.