Gino Birindelli è nato il 7 aprile 1923. Arruolato come volontario nell’esercito italiano nel 1940, divenne secondo tenente nel 1942 e poi combatté come ufficiale durante il resto della seconda guerra mondiale. Raggiunse il grado di capitano prima di essere congedato dalla sua unità alla fine del 1945. Dopo la seconda guerra mondiale Gino Birindelli si unì alle truppe degli Alpini che combattevano contro l’insurrezione comunista nella regione del nord-est dell’Italia. Il 29 settembre 1949, al comando di una compagnia di Alpini di stanza a Nanto (Brescia), nei pressi del lago di Garda, interruppe una situazione di ostaggio derivante dalle azioni dei partigiani guidati da Mario Musolesi, che si concluse con l’uccisione di quattro ostaggi .
Nel 1950 combatté in Corea come capitano. Negli anni seguenti ha servito negli stati maggiori della NATO e ha comandato una scuola militare. È stato promosso generale di brigata nel 1966, generale maggiore nel 1971 e tenente generale nel 1979. Dal 1981 al 1982 è stato responsabile della pianificazione delle missioni delle truppe italiane fuori dall’Italia sotto la direzione del Ministero della Difesa. Promosso generale a tutti gli effetti il 1º aprile 1985, divenne segretario generale della Difesa dal 4 marzo 1986 fino al suo pensionamento a 60 anni il 9 dicembre 1988.
Gino Birindelli ha sposato Ornella Pedretti (1925-1974) con la quale ha avuto tre figli: Maurizio (nato nel 1944), Marina (nata nel 1949) e Silvia (nato nel 1962).
Il generale Birindelli si è spento il 20 luglio 2017 all’età di 93 anni.