Qualità e Controlli. Vogliamo porre l’attenzione sui tre argomenti importanti che abbiamo citato nell’articolo precedente, per la mensa dei nostri figli: la qualità la presentazione del cibo e la palatabilità Per quanto riguarda la qualità è uso comune pensare che usufruire dei mezzi e servizi comunali magari allocati all’interno delle scuole si possano ottenere un risultato migliore ad un costo inferiore. Spesso anzi quasi sempre (almeno che non si tratti di piccolissime refezioni) non è così. Chi gestisce un appalto di servizio di mensa è tenuto ad osservare norme igienico sanitarie (anche in maniera maniacale) che noi non immaginiamo nemmeno. Normalmente la società appaltatrice non fa altro che seguire ordini dettati dal committente che si avvale come nel caso del Comune di Pistoia di una dietista che ha il compito di dettare le pietanze e la loro composizione. Quindi si deduce che il prodotto quando esce da queste strutture è un prodotto sicuro e controllato. Anche il costo gestito direttamente dalle grosse strutture si abbassa notevolmente mantenendo un ottima qualità, basti pensare che il costo di un pasto appaltato dal Comune c/o la Ristorat è di Euro 3.30 (al netto delle spese di trasporto che spetta interamente al Comune), mentre il costo effettivo di un pasto preparato dal Comune costa 5,30. Le situazioni imbarazzanti verificatesi sono state quelle gestite direttamente dal Comune, come il trasporto e produzione di altri pasti. “Anche l’occhio vuole la sua parte” vale per noi adulti, figuriamoci per i bambini che si vedono, come in settimana presentare il merluzzo. Capiamo le sue capacità nutritive ma già il nome di per se è triste ed è ovvio che sia stato quasi totalmente rifiutato. Forse se fosse presentato come la pubblicità di una nota marca di bastoncini risulterebbe all’occhio più gradevole. Da questa situazione cogliamo l’occasione di parlare della palatabilità del prodotto, cioè saporito di consistenza gradevole e che da particolare soddisfazione mi riferisco a quegli alimenti che potrebbero essere serviti e prodotti su indicazione della dietista più appetibili in particolare per i bambini. A volte basta veramente poco, non vogliamo mettere in imbarazzo la dietista, ma se molte pietanze vengono rifiutate forse qualche domanda in più è da porsi. Se la materia prima del prodotto non la vogliamo mettere in discussione dobbiamo porre l’attenzione sulla presentazione e l’appetibilità. Per quanto riguarda il controllo, proponiamo una commissione di genitori con l’autorizzazione del Comune e della società appaltatrice, che abbia libero accesso alle strutture della ditta che fornisce il pasto per poter osservare tutto il ciclo produttivo e redarre un verbale insieme. Ricordiamo la partecipazione del 4 dicembre “la terza giornata Mondiale del panino” con pranzo portato da casa. Luca Biagini Comitato scelta Mensa