Il comitato “Genitori scelta mensa” ritiene giusto accettare per il futuro, come massima tariffa da applicare, il costo effettivo di un pasto. Sappiamo con certezza che se il prossimo appalto fosse interamente dato in gestione ad un operatore esterno, il costo potrebbe essere abbattuto, in quanto, al momento, la mensa preparata direttamente dal Comune ha un costo di gran lunga superiore. Suggeriamo anche l’eliminazione della fatturazione con i bollettini, sostituiti dall’acquisto di ticket alla Tesoreria del Comune, partendo dal costo effettivo massimo per poi scalare i prezzi per le famiglie più bisognose. Oltre ad avere un risparmio di carattere amministrativo, la scelta si ripercuoterebbe positivamente sulle famiglie grazie alla eliminazione del costo fisso mensile. Il Comune avrebbe anche il vantaggio di incassare i soldi immediatamente, mentre le famiglie risparmierebbero le spese dei bollettini postali.
La solidarietà enunciata dal primo cittadino, tramite la delibera poi annullata dal Tar, non si ottiene tramite una imposizione in base alla distribuzione del reddito – che, tra l’altro, abbiamo l’impressione metta in contrasto le famiglie creando solo divisione sociale -, ma solo attraverso atteggiamenti educativi e di sensibilizzazione nella cittadinanza al fine di creare una vera e propria cultura della solidarietà. Le tariffe da applicare per il servizio mensa e rette scolastiche sotto i costi effettivi, si ottengono solo con un’attenta valutazione delle famiglie sul territorio pistoiese: aspetti economici, nuclei familiari, posto di lavoro numero dei figli e altre componenti che possono aiutare a far pagare meno le famiglie più bisognose ed in casi particolari l’esenzione totale coprendo il tutto con la fiscalità generale.
Capiamo e condividiamo il momento del pasto come momento di condivisione sociale, e del disagio che è stato creato nell’ambiente scolastico, non voluto da noi genitori. A questo proposito vogliamo ringraziare tutto il personale scolastico che ha collaborato accettando queste situazioni di disagio: dal personale Ata, agli insegnanti fino ai dirigenti, ma rimane ferma, vista la grave situazione economica la possibilità da parte dei genitori di assicurare al proprio figlio il pasto da casa (non solo panino). Riteniamo che, purtroppo, tali situazioni potrebbero verificarsi anche negli anni prossimire, se non verranno proposte da parte dell’Amministrazione comunale adeguate tariffe legate ad una buona qualità. La nostra opinione è quella della pluralità delle scelte legittime che fortunatamente ancora oggi si chiama Democrazia.
Ribadiamo l’importanza della qualità in tutto il suo ciclo produttivo, dalla presentazione alla palatabilità-quantità, dando la possibilità – con il prossimo appalto – ai genitori (comitato di controllo) insieme all’Amministrazione comunale e la società appaltatrice, di essere attori principali, partecipando ad inizio anno alla formazione e presentazione dei menu ed ai controlli periodici da effettuare durante l’anno come già espresso e comunicato all’amministrazione Comunale a suo tempo.