di Paolo Bruni* Fra qualche ora sarà ufficializzata la nomina dell'ex capo della Polizia De Gennaro a presidente del maggiore gruppo industriale pubblico italiano. Una nomina non condivisibile che getta una ombra pesante sulla valorizzazione delle competenze. Finmeccanica merita un top management capace ed esperto. Mi sfuggono i meriti e le competenze di un uomo che da sempre (scuola Diaz di Genova e recentemente servizi segreti, fra le altre cose) si è occupato di sicurezza. La grave crisi economica, occupazionale e sociale che investe il Paese merita di essere ricordata in ogni “gesto” che il Governo compie, e non solo nei convegni internazionali! Immaginare che a fianco di questa “rivoluzionaria” nomina ci possa essere (assai probabile) la conferma di Pansa quale amministratore delegato rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione. Pansa è tra coloro che da sempre sostengono l'opportunità/necessità della separazione del settore civile da quello militare. Una operazione non condivisibile che indebolisce l'industria nazionale in un settore, ad esempio quello dei trasporti, nel quale esistono aziende italiane costruttrici di materiale ferrotranviario di elevata qualità e del quale è crescente la domanda a livello mondiale. È miope un Governo che non investe e non scommette con fiducia ed orgoglio su politiche dalla forte connotazione ecocompatibile e potenziali volani di sviluppo economico e occupazionale per il sistema Paese. Nomine diverse potevano e dovevano essere fatte. Invece emerge un preoccupante filo rosso fra le stesse nomine di queste ore ed il tentativo in atto di forzare l'acquisto degli F35. Tutto ciò, insieme alle prime decisioni del tribunale di Utrecht, credo non rappresenti uno scenario tranquillizzante per AnsaldoBreda e per il nostro territorio. Spero che a livello nazionale il Partito democratico continui a seguire con attenzione la nostra vicenda e che trovi il modo per esprimere una posizione critica su quanto in queste ore sta avvenendo. *Segretario comunale del Partito democratico