ROMA – “Ma cosa c’entrano un ex poliziotto passato per i palazzi della politica e un ambasciatore alla guida della più grande azienda pubblica del nostro paese? Perché il governo non ha scelto il nuovo vertice tra le tante competenze e professionalità interne ed esterne all’azienda?”.

Lo chiede il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà on. Ciccio Ferrara commentando la nomina nel Cda di Finmeccanica, da parte del Ministero del Tesoro, di Gianni De Gennaro, per diventarne poi nel pomeriggio presidente, e dell’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo.

“Dietro la nomina di De Gennaro, continua l’esponente di Sel, c’è l’idea che il gruppo si concentri esclusivamente su settori della difesa e aerospazio, il cui unico esito sarebbe la perdita per il Paese di una sua presenza in settori industriali fondamentali come i trasporti ferroviari e l’energia. Siamo contrari – continua Ferrara -, a qualsiasi processo di depotenziamento e alienazione della tecnologia che si otterrebbe attraverso la cessione degli asset civili ai diretti concorrenti internazionali. Il settore civile deve tornare a essere un punto di riferimento strategico per il Gruppo e per il Paese. Nella partita che si sta giocando in Finmeccanica il governo, in qualità di azionista di riferimento, ha deciso di rinunciare alla possibilità di indicare la strada da seguire rispetto alla strategia industriale da mettere in campo, attraverso politiche volte a ricomporre la filiera del settore ferroviario, attraverso investimenti, trasferimento di tecnologie dal militare al civile, l’elaborazione di un piano nazionale per la mobilità.

Il Governo, conclude il coordinatore nazionale di Sel, ha perso l’ennesima occasione per rilanciare un settore industriale strategico per il paese che, se adeguatamente sostenuto, potrebbe produrre nuova e buona occupazione”.