Milano. Il presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato arrestato nella notte dai carabinieri e dai militari del Noe su mandato della Procura di Busto Arsizio (Varese). L'accusa nei suoi confronti è di corruzione internazionale, peculato e concussione per le presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri in India. Lo riferiscono fonti investigative precisando che anche Bruno Spagnolini, amministratore delegato di Agusta Westland, è ai domiciliari con le stesse accuse. L'inchiesta del procuratore di Busto Arsizio Eugenio Fusco riguarda l'appalto, ottenuto nel 2010, per la fornitura di 12 elicotteri al governo indiano da parte di AgustaWestland, controllata da Finmeccanica, e di cui era allora amministratore delegato Orsi. Dell'affare indiano da oltre 500 milioni di euro, una cinquantina sarebbero serviti a pagare tangenti per assicurarsi la commessa, secondo i primi riscontri fatti dai pm napoletani, inizialmente titolari dell'inchiesta poi trasferita per competenza territoriale a Busto Arsizio. L'indagine, nel settembre scorso, portò all'iscrizione nei registro degli indagati di sei persone, quattro dei quali oggi colpiti dalla richiesta del gip. L'ordine di arresto emesso dalla Procura riguarda infatti anche i presunti intermediari della tangente: Guido Hascke e Carlo Gerosa. I due risiedono in Svizzera e in questo caso dovranno essere attivate le procedure per l'estradizione. I carabinieri del Noe stanno eseguendo inoltre una perquisizione nell'abitazione di Orsi a Sesto Calende (Varese); mentre i militari dell'Arma stanno perquisendo anche la sede di Agusta Westland, nella sede di Cascina Costa Samarate (Varese), e altre filiali dopo l'arresto ai domiciliari dell'ad Spagnolini. (Adnkronos)