FIRENZE – Il Centro studi della banca Intesa San Paolo ha elaborato per conto della Cassa di risparmio di Firenze, il monitor dei Distretti della Toscana.
Secondo lo studio, nel primo trimestre del 2013 i distretti industriali tradizionali della Toscana hanno confermato il ruolo di driver della crescita delle esportazioni distrettuali italiane, registrando un incremento del 6,4% rispetto ai primi tre mesi del 2012. Nello stesso periodo, le esportazioni distrettuali italiane sono cresciute del 2,2%, mentre l’export manifatturiero italiano ha sperimentato una caduta dei valori (-0,8%), al pari di Francia (-2,2%) e Germania (-3,8%).
I distretti toscani si confermano quindi uno dei pilastri del Made in Italy nel mondo, con una crescita nettamente superiore rispetto ai distretti e al totale delle esportazioni italiane di beni manufatti. I distretti della Toscana risultano ancora una volta tra quelli a maggiore crescita dell’export nel panorama distrettuale italiano: con 172 milioni di euro aggiuntivi la Toscana è la regione che ha maggiormente contribuito alla crescita delle esportazioni distrettuali nel primo trimestre del 2013.
Il dato positivo, ultimo di una serie di tredici trimestri, mantiene i livelli esportati dei distretti toscani sopra i 2,8 miliardi di euro, frutto delle ottime performance che continuano a caratterizzare, in particolare, i beni di lusso del sistema moda: oreficeria, pelletteria, calzature e abbigliamento.
Queste realtà vincenti sono riuscite a catturare le opportunità presenti sui mercati internazionali al di fuori dell’area euro. Il primo trimestre del 2013 ha, infatti, visto proseguire il processo di spostamento delle destinazioni di sbocco verso paesi più lontani. Spicca il dato degli Emirati Arabi Uniti che non accennano a rallentare, registrando un nuovo record con un +54,4%, dopo il +55,9 del 2012. Gli Stati Uniti mantengono gli stessi ritmi sperimentati in media lo scorso anno (+16,2%) riconfermandosi un sostegno fondamentale alla crescita delle esportazioni dei distretti tradizionali toscani, con una crescita diffusa a quasi tutti i cluster della regione.
Il polo farmaceutico toscano registra, nel primo trimestre del 2013, una nuova caduta, penalizzato dalle vendite di specialità medicinali della provincia di Siena e dal nuovo crollo verso il Brasile.
La tenuta delle esportazioni dei distretti toscani non è tuttavia generalizzata: spicca in negativo, per l’importanza che riveste, il distretto del tessile e abbigliamento di Prato, le cui esportazioni risultano in contrazione del 12%, con risultati negativi in tutti i comparti (filati, tessile, abbigliamento e maglieria). Ancora male i distretti del mobile, settore nel quale la lunga crisi del mercato interno ed europeo sta portando ad una riduzione della base produttiva, con l’uscita dal mercato del 16% circa delle imprese attive nei due distretti negli ultimi quattro anni.