Pistoia. Anche la Coldiretti dice no alla centrale “Repower” alle porte della città: sarebbe inutile e dannosa. L'associazione dei coltivatori ricorda che un italiano su cinque (20 per cento) dichiara di avere problemi respiratori favoriti dal peggioramento della qualità dell’aria che si è verificato negli ultimi 10 anni secondo l’81 per cento della popolazione nazionale. E’ quanto emerge da una analisi condotta proprio dalla Coldiretti sui dati Eurobarometro del gennaio 2013 dai quali si evidenzia che la situazione in Italia è peggiore rispetto alla media dell’Europa dove i cittadini con problemi respiratori sono il 17 per cento. A Pistoia, purtroppo, la situazione non è rosea, con continui sforamenti dei parametri registrati dalle centraline Arpat. E' in questo contesto che si colloca il progetto della centrale Repower, una centrale elettrica alimentata a gas metano, proprio alle porte dalla città. “Un impatto molto forte sulla qualità dell'aria, già compromessa, tanto che non si contano -spiega ildirettore di Coldiretti Pistoia, Vincenzo Tropiano- le delibere dei comuni della conca pistoiese che proibiscono alle imprese agricole di bruciare all'aria aperta i residui della potatura degli ulivi”. L'impianto progettato dalla Repower ha di recente ottenuto il via libera dalla Regione Toscana, nonostante le simulazioni in fatto di impatto sull'aria fossero basati su dati 2005. 'Lo Studio di impatto ambientale della Repower ricostruisce le condizioni meteo-climatiche dell’area interessata dal progetto, per simulare gli eventuali scenari di diffusione delle emissioni gassose rilasciate in fase di esercizio. Ma i dati utilizzati risalgono al 2005 (nove anni prima della presunta entrata in funzione della centrale). Inoltre, i dati sono frutto di rilevazioni effettuate da centraline poste non proprio in prossimità dell'area dove la centrale è ipotizzata. Tra gli inquinanti gassosi non viene preso in esame l’Ozono (O3) troposferico, prodotto secondario degli ossidi di azoto (NOx) e fortemente influenzato da questi e che risulta essere un inquinante (ad effetto serra)'. Questo è solo un estratto degli studi effettuati, per conto di Coldiretti, dagli esperti di Ema srl, agenzia scientifica indipendente (Environmental Management Agency). Tre diversi studi sugli effetti della centrale alle porte di Pistoia, predisposti tra gli altri, da Simone Gorelli, docente di pianificazione ambientale all'università di Pisa. La sintesi è che la centrale consumerebbe, con tutti i residui del caso, sei volte il metano annuo di tutta Pistoia. “Le istituzioni dovrebbero fornire dati attendibili e rassicuranti per la salute dei cittadini”, commenta Coldiretti.   I 3 studi sono consultabili (da mesi) sulla prima pagina del sito della Coldiretti: www.pistoia.coldiretti.it