PISTOIA –  Sabato 27 aprile alle ore 17.30, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, a cura della rivista culturale La guerra dei bottoni, verrà presentato il libro di Marisa Cecchetti, Maschile femminile plurale (Giovane Holden Edizioni, 2012, pp.145, euro 13). Interverrà Luciano Luciani. Sarà presente l'autrice. Maschile femminile plurale è una raccolta di racconti “plurale” e universale, in cui lo sguardo femminile attraversa e indaga ogni possibile sfumatura dell’incontro con l’altro. Come in una declinazione impossibile, imposta dalle leggi di una grammatica arcana, le parole dell’amore e del sentimento si mescolano in un labirinto di specchi, in cui ci muoviamo alla ricerca di un’uscita che non c’è, se non nell’incontrollabile atto di volontà che alla fine ci costringe a scegliere, anche quando vorremmo semplicemente essere scelti. Tra ciò che la vita ci chiama a essere e ciò che sentiamo, sogniamo e cerchiamo, la frattura è insanabile: anche nel reciproco desiderarsi, si insinua lo scacco di una solitudine irriducibile, assai più spietata del semplice stare da soli. Nell’eterna indecisione di questa drammatica scelta, ecco che fioriscono i racconti di Marisa Cecchetti, policromi e freschi come una tela impressionista che ci ritrae tutti, maschi e femmine, nell’attimo spontaneo della nostra immagine piu vera. L’elemento unificante di questo libro di racconti è lo sguardo femminile che si sofferma su uomini e donne per coglierne la varietà degli stati d’animo, l’intrecciarsi delle relazioni, il mutare dei comportamenti in epoche e contesti diversi. Ogni storia fa risaltare ritagli di vita quotidiana, flash che illuminano, nella breve durata degli avvenimenti, le zone grigie non immediatamente visibili, in cui i sentimenti si dipanano in direzioni impreviste, le varie visioni del mondo si confrontano e il maschile e il femminile si scontrano, a volte molto duramente. Vi sono donne di età variabile, dalla ragazza all’anziana; che vivono in epoche differenti, dagli anni Sessanta ad oggi; in ambienti cittadini o rurali, colte nell’agire quotidiano fra figli, mariti, lavoro, fidanzati, amanti, amici. E altrettanti uomini, che ne costituiscono un alter ego atipico, tutto giocato sulle contrapposizioni, sulla constatazione di quanto le sensibilità siano distanti, forse in maniera insanabile. Ambedue, la donna e l’uomo, ci mostrano i tanti modi in cui si possono declinare le parole amore, amicizia, complicità, conformismo, solitudine, incomprensione. Tante donne, ma potrebbero essere una sola, colta nelle fasi della sua vita e nei tempi storici che tutta l’attraversano, con il carico di aspettative, affetti, progetti, realizzazioni, bilanci più o meno positivi.    Marisa  Cecchetti  è nata a San Giuliano Terme (Pisa) e vive a Lucca. Insegnante di Lettere, collabora con riviste e siti web come critico letterario. Tra le sue pubblicazioni in prosa: E cominciò a sognare a colori (Del Cerro 1998); La bici al cancello (Mauro Baroni 2002). E in poesia: Il vuoto e le forme (Del Cerro 2000); E' filo di seta (Del Cerro 2003); Straniero tu che non mi accogli l'anima (Del Cerro 2004); Schizzi d’eterno (Edizioni Il ragazzo innocuo 2006); Cantieri (Del Cerro 2007); Tibidabo (Edizioni Il ragazzo innocuo 2007); Nonostante la rosa (LietoColle 2009). Ha tradotto poesie di Barolong Seboni pubblicate nella raccolta Nell'aria inquieta del Kalahari (LietoColle 2010).