FIVIZZANO (MS) – “Con il terremoto dobbiamo convivere. E’ una constatazione scomoda ma ineludibile. Ma dobbiamo attrezzarci per farlo nel modo migliore possibile. Per questo siamo qui oggi e insieme al prefetto Gabrielli abbiamo reagito subito all’appello lanciato dal sindaco di Fivizzano, per fare sul posto il punto della situazione e organizzare la presenza dello Stato e delle istituzioni nei luoghi colpiti dalle scosse sismiche che continuano a verificarsi”. Lo ha detto sabato a Fivizzano il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, incontrando insieme a Franco Gabrielli i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto in Lunigiana. Entrambi si sono poi spostati in Garfagnana a Minucciano. “Tra le esigenza principali – ha proseguito il presidente – insieme a quella di una corretta informazione ai cittadini (vanno dette le cose come stanno, per evitare reazioni dominate dalla paura, e sollecito il dipartimento della Protezione civile a farlo) c’è quella di consentire loro di rientrare in case sicure. Per ora possiamo contare su 3 milioni che lo Stato ci ha dato (su 5 richiesti, un segno di attenzione che ci fa sentire meno soli), cui si aggiungono 500.000 euro che la Regione aveva già messo a disposizione nelle primissime ore per l’emergenza. Questo consente di pagare le attività di soccorso avviate nell’immediato e di progettare interventi di urgenza per l’incolumità della vita pubblica in Lunigiana e Garfagnana”. Tuttavia sono necessari altri fondi per finanziare la ricostruzione, stimata ad ora in almeno 55 milioni di euro, ma la verifica dei danni è ancora in corso. “Come ho scritto nella mia lettera inviata ai parlamentari e che il senatore Martini mi ha annunciato sarà presentata come mozione impegnativa per il governo nei prossimi giorni – ha detto ancora il presidente – vogliamo che questo territorio sia preso in considerazione. Non chiediamo trattamenti speciali, ma almeno lo stesso trattamento che lo Stato ha usato nei confronti dell’Emilia Romagna dopo il terremoto dell’anno scorso, per il ristoro dei danni a favore dei privati”. E’ urgente a questo punto, secondo il presidente, stilare le richieste ufficiali di rimborsi, un compito che spetta al commissario delegato dal governo Giuseppe Menduni, al fine di chiedere con esattezza al governo le risorse necessarie per poter partire con la ricostruzione. Occorre dunque stimare i danni subiti da edifici e case dichiarati inagibili o parzialmente inagibili e valutare i costi del loro ripristino e messa in sicurezza. Ad oggi, solo per le abitazioni civili, parliamo di circa mille edifici, di cui 450 circa completamente inagibili. Ultima ma non meno rilevante la questione delle scuole, per le quali Rossi ha chiesto di essere informato il prima possibile della situazione in modo da trovare le necessarie soluzione in caso di inagibilità delle strutture. “Settembre è già domani – ha concluso il presidente Rossi – e comunque la Regione si renderà garante del regolare inizio dell’anno scolastico, perché in caso di necessità siano forniti i moduli prefabbricati”.