Pistoia. Il corso universitario di Scienze infermieristiche rimane a Pistoia, ma solo a metà. Al termine dell'incontro che si è svolto a Firenze è stato raggiunto un compromesso onorevole, ma pur sempre un compromesso. Alla riunione erano presenti il presidente della Provincia Federica Fratoni e il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, i consiglieri regionali Caterina Bini e Gianfranco Venturi, il preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze Gianfranco Gensini, il direttore Generale di Asl 3 Roberto Abati; presenti anche Ledo Gori, Capo di gabinetto del presidente della Giunta regionale e l’assessore al Diritto alla salute Luigi Marroni. L’incontro ha fatto seguito ad un primo contatto che Comune, Provincia e Uniser avevano già avuto, alla fine di gennaio, con i vertici dell’università fiorentina, dopo la comunicazione da parte dell’Ateneo delle difficoltà a garantire il proseguimento dei corsi di laurea in Scienze infermieristiche nella sede decentrata pistoiese per gli anni 2013/14. Nel corso della riunione sono state sottolineate le difficoltà legate ai vincoli imposti dalla Legge Gelmini, con il conseguente ridimensionamento degli organici e la riorganizzazione delle attività e dei servizi su tutto il territorio regionale. La razionalizzazione dell’offerta formativa, con il ritorno a Firenze delle sole docenze accademiche del primo anno di corso, non interesserà infatti esclusivamente il polo pistoiese, ma sarà oggetto di un processo generale di ristrutturazione di tutte le sedi decentrate toscane. Scienze infermieristiche a Pistoia è anzi riconosciuta come una realtà di primo livello nell’ambito della formazione universitaria regionale, per qualità dell’offerta didattica e quantità degli iscritti: la sua chiusura penalizzerebbe fortemente il territorio dal punto di vista economico, sociale e di valorizzazione delle risorse, soprattutto in vista dell’apertura del nuovo ospedale e della riorganizzazione dei servizi socio sanitari. Da parte della Facoltà di Medicina e dell’Università di Firenze è stata, dunque, accordata la disponibilità a trovare soluzioni idonee per garantire la continuità del percorso formativo pistoiese. Saranno mantenute sia le docenze aziendali che le lezioni pratiche. Non solo, saranno sviluppati ulteriori segmenti di studi e ricerca, coerenti con la richiesta di servizi specifici, attualmente in fase di progettazione, per i quali la Regione Toscana si è detta disponibile al necessario supporto tecnico e finanziario. In questo senso si attende la stesura di una proposta tecnica da parte dell’Università, in rapporto con l’Azienda sanitaria, che non disperda, anzi valorizzi, l’eccellenza del percorso finora intrapreso e tenga conto delle istanze espresse dal territorio. A breve si terrà un ulteriore incontro plenario che stabilirà in maniera definitiva la questione di Scienze infermieristiche a Pistoia.