PISTOIA – Ieri la giunta comunale ha approvato una variante al progetto per la viabilità del nuovo ospedale, resasi necessaria a seguito della ricognizione effettuata sullo stato di attuazione delle opere da cui sono emerse anomalie che hanno rischiato di compromettere la conclusione dei lavori per l’accesso al nuovo presidio ospedaliero. Passerà all’esame del prossimo consiglio comunale il conseguente riconoscimento di un debito fuori bilancio di 263mila euro. L’opera, e in particolare il procedimento di appalto con cui è stata affidata, è sottoposta all’indagine della magistratura denominata Untochables e oggetto del conseguente procedimento penale nel quale il Comune di Pistoia è costituito come parte civile. L’iter. Il progetto preliminare relativo alle opere connesse alla ristrutturazione della viabilità per il nuovo presidio ospedaliero è stato approvato nel dicembre del 2006 dall’allora giunta comunale. Nel novembre del 2008 fu poi approvato dalla giunta il progetto per l’appalto-concorso per un importo complessivo di 4,5 milioni di euro. Nel dicembre del 2010 fu poi approvato, dopo l’espletamento della gara, il progetto definitivo-esecutivo. Nell’aprile del 2011 i lavori furono aggiudicati al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte Rosi Leopoldo Spa e Vescovi Renzo Spa, per un importo pari a 3.431.646 euro, di cui 100.000 per oneri per la sicurezza. Per il Comune di Pistoia, il responsabile unico del procedimento era l’ingegner Marcello Evangelisti, allora dirigente del servizio Lavori pubblici, e il direttore dei lavori era l’architetto Stefano Meoni, allora responsabile del settore viabilità. Il finanziamento della spesa trova copertura nel contributo regionale concesso nel 2008. L’indagine. A seguito dell’indagine della magistratura, sfociata nei provvedimenti giudiziari del 11 giugno dello scorso anno che hanno coinvolto il responsabile del procedimento, il direttore dei lavori ed entrambe le aziende esecutrici dell’opera, è stato affidato il ruolo di responsabile del procedimento all’architetto Francesco Bragagnolo, individuato dalla Giunta come nuovo dirigente del servizio Lavori pubblici, e all’ingegnere Fabrizio Lunardi il compito di dirigere i lavori. I due tecnici comunali subentrati si sono dunque trovati nella condizione di proseguire un’attività avviata da altri e che presentava diverse anomalie: da quella riguardante il procedimento di aggiudicazione, con una sostanziale differenza tra il progetto definitivo-esecutivo aggiudicato e il progetto preliminare posto a base di gara (che prevedeva una semplice ristrutturazione della viabilità esistente), alla conseguente anomalia del procedimento di acquisizione delle aree necessarie. La ricognizione. La nuova Amministrazione, ha inteso portare a trasparenza ogni processo relativo al progetto della viabilità e mettere in luce tutte le anomalie presenti, ma ha voluto farlo senza interrompere i lavori, ritenendo preminente l’utilità pubblica dell’opera di accesso al nuovo ospedale. È stato dunque avviato un faticoso lavoro di ricognizione di tutte le fasi progettuali e operative, dal quale è emersa la necessità di procedere all’approvazione di una variante al progetto che prendesse atto di molte opere già eseguite, ma non presenti nel progetto, né mai formalizzate. Il risultato della ricognizione è stato raccolto in una relazione allegata alla delibera di giunta di ieri, dalla quale emergono fatti che possono presupporre responsabilità derivanti dalla non scrupolosa osservanza dei procedimenti di legge, relativamente alle fasi precedenti al 11 giugno 2012. Gli atti di questa relazione saranno trasmessi alla Procura della Repubblica e all’ufficio legale dell’Ente. La giunta formula inoltre ogni e più ampia riserva al fine di tenere indenne da qualsiasi pregiudizio economico il Comune di Pistoia. Le maggiori spese, conseguenti all’adozione della necessaria variante trovano copertura finanziaria per 336.774 euro all’interno del quadro economico di progetto, mentre la restante somma di 263.041 euro sarà proposta all’approvazione del consiglio comunale per il riconoscimento del debito fuori bilancio.