Il fitwalking come ho già detto nei precedenti articoli è l'arte del camminare bene e per farlo nel modo giusto, affinché sia efficace è importante seguire la tecnica giusta. All'inizio sembrerà complicato coordinare braccia, busto, gambe e piedi nel modo giusto, ma con l'allenamento costante tutto diventerà naturale e facile, senza bisogno di pensare a dover  rispettare il preciso movimento di ogni singola parte del corpo. Si arriverà a camminare in modo spedito e corretto senza nessuna fatica. I tempi per apprendere la giusta tecnica non sono lunghissimi, importante è che ogni qualvolta  si inizia a camminare si cerchi il più possibile di osservare la tecnica. La scorsa settimana abbiamo visto l'importanza della tecnica delle braccia, questa settimana ci soffermeremo sul piede. Il piede svolge un ruolo molto importante perché è la base di tutti i movimenti che gambe, bacino, tronco, braccia e spalle faranno nel corso dell’azione di fitwalking. Il contatto del suolo con il tacco deve essere ben accentuato in modo da permettere al piede di compiere con eleganza il passaggio verso l’appoggio di piena pianta e la successiva spinta. La posizione corretta del piede nel momento dell’appoggio a terra è leggermente esterna, posizione che sarà mantenuta fino al completo appoggio a terra e fino al raggiungimento del massimo punto di spinta, asscurando la linearità.                                                                                                                                                                                                                                                                                    Gina Nesti                                                                                                                                                                                                        Istruttrice di fitwlaking alla “Scuola del cammino”                                                                                                                                                                                                                             di Maurizio Damilano