Pistoia. Confesercenti interviene  di nuovo sulla questione dell’ampliamento della Ztl a 24 ore su 24. Già nelle prese di posizione assunte per il provvedimento riguardante via Filippo  Pacini, il sindacato di categoria indicò le ripercussioni negative che sarebbero ricadute per le attività del centro storico, aggravate enormemente dall’eventuale estensione oraria della Ztl. “La nostra opposizione -spiega Maurizio Innocenti, presidente della Confesercenti – non è di principio. Abbiamo ribadito molte volte la nostra linea per la riqualificazione della città. Ci preoccupa molto che, ancora una volta, si contrappongano i residenti all’esigenze delle imprese operanti nel centro. Noi siamo convinti che i residenti hanno diritti. Si dovrebbe essere altrettanto convinti, in tempi di crisi come questi, che le imprese sono a rischio di chiusura. Ci vuole tanto a comprendere le ragioni degli uni e quelle degli altri? A nostro parere ciò non significa immobilismo, ma costruire le condizioni di una città migliore e gradualmente realizzarla. E’ davvero una rinuncia, al legittimo programma del Sindaco, non adottare la misura dell’ampliamento della Ztl nel periodo invernale ed utilizzare questi mesi, approfondendo la questione, trovare tutti insieme la soluzione da applicare dalla prossima primavera? Non riteniamo neppure che problemi così importanti debbano essere gestiti dalle associazioni e dallo stesso Comune in modo coordinato, senza arroganti contrapposizioni per dimostrare di essere i primi della classe. Simili comportamenti non portano da nessuna parte. Si è assistito alla ridicola contrarietà di una nostra presenza ad un incontro, pur promosso da altri, ma in un locale pubblico, dove erano stati invitati nostri stessi associati. D’altra parte avremo il diritto, anzi il dovere, di assistere i nostri associati, a maggiore ragione se questi lo hanno richiesto? Ma soprattutto si deve essere consapevoli che il momento economico è davvero grave. Soffrono i negozi e le attività artigianali/commerciali per i quali la Ztl esiste da molto tempo, soffriranno ancora di più i pubblici esercizi, qualora fosse attuata l’estensione della stessa. E’ sbagliato non avere una visione generale e ritenere che si possa lavorare seriamente ognuno per conto proprio, sia come categorie, sia come associazioni. Chiediamo al Comune che sicuramente ha a cuore l’interesse generale, di farsi portatore di tale logica sia nei comportamenti, sia nel recepire le posizioni delle rappresentanze”.