FIRENZE – Una statua dedicata a Franco Ballerini, grande ciclista e ct della nazionale azzurra dal 2001 al 2010, prematuramente scomparso in un incidente nel corso di un rally.
La cerimonia di scoprimento dell’opera, realizzata dal maestro fiorentino Giorgio Butini, si è svolta stamani alle 13 davanti all’ingresso del Mandela Forum in viale Paoli, a pochi metri dall’arrivo di tutte e 12 le gare che assegneranno altrettante maglie iridate. All’evento, presentato dal giornalista Antonio Mannori e trasmesso in diretta da Sky, hanno partecipato il vicesindaco e assessore alla sport del Comune di Firenze Stefania Saccardi, l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Sergio Givone, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, il presidente del comitato istituzionale Vincenzo Ceccarelli, il grande Alfredo Martini, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il senatore Riccardo Nencini.
L’opera è stata voluta dalla famiglia Ballerini, in particolare, dal fratello Mauro: “Desideriamo lasciare un segno tangibile di Franco in una città come Firenze in questa occasione particolare. Credo che sia noi familiari che tutti coloro che amano e si occupano di ciclismo siamo in debito nei suoi confronti anche se siamo consapevoli che tutto quanto possiamo fare non sarà sufficiente a compensare quanto Franco abbia fatto per questo sport”.
Professionista dal 1986 al 2001, Franco Ballerini si “innamorò”, fra le tante gare a cui ha partecipato, della Parigi-Roubaix, che vinse nel 1995 e nel 1998, ma nella quale collezionò anche un secondo, un terzo, un quinto e un sesto posto. La passione per questa grande classica del nord gli è valsa la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix.
Pochi mesi dopo l’abbandono delle competizioni, dall’agosto del 2001 Franco Ballerini fu nominato ct della nazionale italiana professionisti, raggiungendo numerosi successi come la vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini nel 2002, a Salisburgo nel 2006, a Stoccarda nel 2007 con Paolo Bettini che vinse anche l’oro olimpico ad Atene nel 2004. Franco Ballerini ricoprì questo importantissimo ruolo fino alla sua morte improvvisa in seguito ad un tragico incidente stradale il 7 febbraio 2010 durante un rally sullecolline pistoiesi, a pochi chilometri dalla sua abitazione.
La statua è stata realizzata grazie al contributo finanziario da parte di Ernesto Colnago, fondatore dell’omonima impresa di bici da corsa, Donatello Spa Costruzioni Generali, azienda leader del settore – guidata dalla famiglia Bellini – che ha realizzato il plinto su cui poggia la statua, Frilli&Sottili verniciature a fuoco, Fratelli Ceccarelli cave si marmo di Montemaggiore, Eurostampaggi Spa, Segni Onirici, Lampre-Merida, squadra di ciclismo professionista su strada grazie all’impegno della famiglia Galbusera e anche al contributo del grande campione Giuseppe Saronni, Balli Paolo Impresa Edile srl e Assiboni Agenzia Assicurativa di Borgo San Lorenzo. L’opera è stata realizzata in marmo bianco di Carrara. Il blocco, di 75 quintali circa, è stato direttamente scelto dal maestro Butini che ha realizzato una statua alta circa 2, 40 metri (posta sopra un plinto di circa 2 metri) e che raffigura il “Ballero” nella posizione di massimo sforzo fisico ma, al tempo stesso felice per il successo. “Ho voluto ricreare un’immagine che assomigli il più possibile a quella che ho visto alla Parigi-Roubaix”, ha spiegato l’artista.